La poesia forse non è una delle forme d'arte preferite da noi giovani, forse perchè reduci da forzate cantilene imparate a memoria durante il periodo delle elementari.
In età un po' più matura però, penso si possano scoprire tante piccole gioie e piaceri in situazioni in passato trascurate o addirittura ripudiate.
A tal proposito io ho rivalutato la poesia come strumento non solo di comunicazione.
Paragonerei infatti la poesia alla fotografia, quest'ultima è un'immagine bloccata, la rappresentazione di qualcosa di figurativo che è ormai avvenuto ma può rimanere "in vita" grazie a questo strumento; la poesia altresì rappresenta in un certo senso"la scansione" dei pensieri di un poeta (che a volte nemmeno sa di essere tale) che essendo trascritti in versi, rimarranno per sempre.
Concludo inserendo una poesia di un grande poeta, Pablo Neruda, che io adoro che racconta ardentemente di amori, passioni e vicissitudini della vita, ma lo fa con un impeto ed una veemenza che trasportano il lettore al di là del reale, del presente e lo fanno sognare... Buon viaggio ;-)
Se tu mi dimentichi
Voglio che tu sappia
Una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se cio’ che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
“ Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticata “
Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
Voglio che tu sappia
Una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se cio’ che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
“ Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticata “
Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
bellissima questa poesia...
RispondiEliminap.s. ma tu sei già tra i miei amici blogger cara ;-)
baci.
sono dinuovo io!
RispondiEliminaSe passi da me c'è un giochino che vorrei farti fare, sempre se ti va ovviamente! baciii.